Lettini spanati tra lo sfrigolio
del salmastro, ombrelloni inaciditi
dalle acque piovane delle continue stagioni,
casacche colorate appese a buste della spesa
sotto l’ennesima potenza di un ovvio tepore.
Infradito nascoste tra cumuli di sabbia,
spaiate, disordinate, svergognate
e nostalgiche;
custodie di occhiali, portafogli rigonfi,
creme abbronzanti, protettive, lenitive,
stimolanti, esfolianti.
Mammiferi inconsapevoli rinchiusi in gabbia
giocano a tradire l’ingresso nella storia,
imitano i loro cuccioli che vivono la natura,
ignorano il cronos e il logos,
provano a divertire i loro spiriti.
Questo è il solo modo
che hanno per sopravvivere.
A chiusura dell’estate, abbiamo voluto esprimere il nostro punto di vista su certe abitudini e comportamenti di stagione.
Gli ultimi due versi sono quantomai veri e un bel pugno nello stomaco!!